II Parte
Patrioti ed Eroi
Molto numerose sono
le lapidi sulle facciate di monumenti e di edifici cittadini per onorare i nostri
comprovinciali, che hanno tenuto alto il prestigio della citt per le virt
militari e nel campo delle lettere e delle scienze. Con una lapide posta nel 1899 sulla facciata di Palazzo De Peruta,
vecchia sede del Municipio, lAmministrazione Comunale volle ricordare il
tenente colonnello Lorenzo de Concilj, lartefice dei moti del 1820 che
culminarono con le 5 Giornate di Avellino (2-6 luglio 1820) premiato con la
medaglia civica.
Nello stesso anno fu
affissa unaltra lapide
commemorativa sulla parete della casa delleroe in Corso Vittorio Emanuele,
dove ora sorge la filiale della Banca della Campania.
Ma il popolo avellinese non poteva
dimenticare il vero artefice dellunit italiana dedicando una lapide sulla
facciata di Palazzo Caracciolo a Giuseppe Garibaldi.
E accomun a questi eroi Francesco De Sanctis, fervido sostenitore
dellindipendenza e dellunit dItalia, arrestato e mandato in esilio per le
sue idee di libert, a cui fu
dedicata nel 1933 una
lapide sulla facciata della Prefettura, in quel palazzo che egli occup
dopo la nomina di governatore della citt il 9 settembre 1860 da parte di Giuseppe Garibaldi:
Volle esaltare soprattutto la vita rivolta
agli studi e lattivit letteraria del pi importante critico italiano, che si nutriva anche degli ideali della patria e della libert,
la lapide posta nel Convitto nazionale Colletta con la seguente epigrafe:
A
PERPETUO RICORDO
DEL NOME E DELLA VIRTU
DI FRANCESCO DE SANCTIS
CHE AGLI STUDI ALLA PATRIA ALLA LIBERTA
CONSACRO LA INTEMERATA VITA
QUI OVE TAL FIATA DALLE GRAVI CURE DI
STATO
E DALLE MEDITATE VEGLIE
CERCO RIPOSO E QUIETE
LA GIOVENTU STUDIOSA E GLI AMMIRATORI
QUESTO MARMO POSERO
MDCCCLXXXIV
Contribu allunit
italiana anche il poeta e uomo politico irpino Matteo Renato Imbriani (1843-1901),
figlio del letterato Paolo Emilio Imbriani, nato a Napoli e morto a S. Martino Valle Caudina.
Partecip volontario
alla guerra del 1859 e nel 1860 si imbarc a Genova con la seconda spedizione comandata da
Giacomo Medici a rinforzo dei Mille con 930 volontari, rimanendo ferito e
prigioniero a Castelmorrone dalle soverchianti forze borboniche. Combatt poi
nella guerra del 1866.
La citt lo onor con una lapide apposta il 26 ottobre 1926 sulla facciata del palazzo Caracciolo,
con unepigrafe del filosofo e politico Giovanni Bovio.
Anche nel secolo
successivo gli irpini si distinsero per amor patrio, arrivando a sacrificare la
loro vita. Un esempio di eroismo mostr il Sottotenente dei Carabinieri Nicola Litto di Baiano,
morto nel 1936 presso Mai Lahl in Etiopia. A lui fu
intitolata la caserma dei carabinieri al corso
Vittorio Emanuele e dedicata una lapide di marmo, oggi riprodotta su
bronzo nella nuova caserma. Lepigrafe dice:
ALLA MEMORIA/ DEL CARABINIERE IRPINO/ NICOLA
LITTO/ MEDAGLIA DARGENTO AL VALORE/ MILITARE/ DI SCORTA AD UN FURGONE/ POSTALE
PRESSO UN CANTIERE/DI OPERAI ATTACCATI NOTTE TEMPO/ DA NUMEROSE FORZE NEMICHE/ IMBRACCIO
RISOLUTAMENTE IL MOSCHETTO/IN DIFESA DEGLI OPERAI/ INERMI ATTIRANDO SULLA SUA
PERSONA/MAGGIORMENTE LIRA DEGLI/ ASSALITORI NELLIMPARI LOTTA/ CHE SEGUI
RIFIUTANDO OGNI VIA/ DI SCAMPO SI DIFESE STRENUAMENTE/ RIUSCENDO AD ATTERRARE
VARI NEMICI FINCHE RIPETUTAMENTE/ COLPITO ED ORMAI PRIVO DI / FORZE CADDE
EROICAMENTE/ MAI LAHLA 13.2.1936. (da Vincenzo Paolo
Iandoli: Avellino attraverso le sue lapidi)
Fu decorato con MEDAGLIA DORO AL VALOR MILITARE il capitano di vascello Stanislao Esposito (1898-1942), in onore del quale nellanniversario della nascita per iniziativa della Federazione Provinciale del Nastro Azzurro fu posta una lapide nella galleria del palazzo al corso Vittorio Emanuele, 209, dove nacque il 15 ottobre 1898.
Il 15 giugno 1942
mentre partecipava con una formazione navale ad una
missione bellica al comando dellincrociatore Trento nel Mediterraneo
orientale, la nave fu ripetutamente colpita e affondata da siluri lanciati da
un idrovolante della Royal Navy e dal sommergibile inglese Umbra, che provoc lesplosione
di un deposito munizioni. Il capitano Esposito mor eroicamente nel suo incrociatore.
Una morte eroica incontr anche Luigi Perna (1921-1943), S.Tenente del 1 Reggimento Granatieri di
Sardegna, medaglia doro al valor militare alla memoria, morto eroicamente
a Roma il 10 settembre 1943, a difesa della citt
dalloccupazione delle truppe tedesche, al Ponte della Magliana alla
Montagnola: riusc a respingere una colonna tedesca offrendo la sua vita. Nel 46 lUniversit di Napoli gli confer
la laurea ad honorem in giurisprudenza.
LAssociazione
Nazionale Granatieri di Sardegna lo volle ricordare con due lapidi: una posta
il 26 settembre 1987 sulla facciata della scuola elementare di via Maffucci,
intitolata alleroico granatiere, unaltra due anni dopo sulla
facciata di Palazzo De Peruta. 2 - Continua
Gerardo Pescatore