AVELLINESI D'ARGENTINA
di Wanda Maria Giordano
1950/51. Dall’ Irpinia una vera e propria alluvione emigratoria verso l’Argentina. Ogni tre uomini, due erano italiani; per le strade di Buenos Aires suonavano parole strane, centinaia di italianismi nel linguaggio si incorporarono nel quotidiano. In pochi decenni si consumò un eccellente amalgama. Si fondarono giornali , associazioni e club.
Erano partiti per mancanza di lavoro. La seconda guerra mondiale aveva messo l’ Italia in ginocchio ed il regime peronista apri le porte a tutti gli italiani di buona volontà.
I maschi arrivarono ad esplorare e piantare le basi per “chiamare” le proprie donne e i propri figli, anche se molte famiglie rimasero separate per anni.
Questi uomini laboriosi fecero onore all’ Italia. Intelligente e piena di risorse, la comunità irpina diventò ricca, potente e rispettata. Imprenditori, industriali, professionisti, generarono una classe di giovani intellettuali annientata poi violentemente con la dittatura negli anni 70.
Sempre portando nel cuore una grande nostalgia, combattuti tra la loro nuova identità di argentini e l’amore per la propria patria, si può dire che abbiano vissuto una avventurosa “vida de tango” ………
L'atto fondativo del club
………L' emigrante è una condizione che ti porti nel cuore sempre anche quando torni nella tua terra. Perché la patria è il luogo in cui vivono le persone con cui condividesti la vita, e noi in Argentina la condividemmo tutta.
Io non volevo ritornare, perché temevo di non avere più, dopo la perdita di mamma e papà, qualcuno a cui raccontare il mio viaggio, che ne potesse cogliere l’ emozione.
Poi però mi sono fatta coraggio, e dopo 40 anni sono di nuovo qui, con mio marito e mia figlia nella mia Buenos Aires querida.
E adesso grazie a questo sito e alla sensibilità delle persone che lo hanno voluto donare alla nostra città, posso raccontarvi di quel Club Avellino che mio padre, Angelo Giordano, partito anche lui nel 1950, fondò insieme a suoi compagni d’avventura. Giordano, Iandiorio, Rossi, Venezia , Gaita, e tanti altri..
La cerimonia di inaugurazione del club
Club che oggi con mia enorme sorpresa, vive ancora più attivo che mai con lo scopo di conservare la memoria dei nostri padri, la memoria dell’Italia ma soprattutto della nostra Avellino.
Mio padre volle creare alle decine di famiglie che in particolare da Arcella e dintorni si insediarono nel quartiere di Lanus a Buenos Aires, che come lui avevano abbandonato terra e famiglie, un luogo che ne colmasse le solitudini e i tanti vuoti che un emigrante porta con se nell’ anima per tutta la vita.
Anni 60, elezione di Miss Irpinia in Argentina
il presentatore è Angelo Giordano, vicino a lui Giro Quadrano - la miss è Graziella Cavallo
Solidarietà, sostegno reciproco, stabilità ma soprattutto voglia di non offuscare i ricordi, le tradizioni, gli usi della nostra città.
Così grazie a questi valori il club divenne per tutta la comunità irpina, un patrimonio da salvaguardare, la casa di tutti , della quale ancora oggi si prendono cura i figli dei figli, con rispetto e altrettanta passione.
Donne avellinesi sugli spalti .In campo una sfida tra le comunità avellinesi e solofrane
da sinistra: signora Tittina, D'Onofrio Virginia, Ersilia Iandiorio, Wanda Maria Giordano, Anna e Sara
Avevo vissuto tutta la mia vita in simbiosi con mamma e papà. Quando li ho perduti ho provato un male lancinante, fisico. C’e gente che prega per superare un dolore, io invece provo sollievo pensando a loro continuamente, ricostruendo ed elaborando ricordi. Ho 60 anni e sento che la mia memoria non è più tanto limpida. E prima che tutto diventi più confuso, voglio raccontare a questa città, di loro e di tutta quella comunità, affinché non si dimentichi di chi, anche a migliaia di chilometri da qui , ha saputo contribuire a costruire un pezzo importante della storia irpina.
Tanti auguri al club che quest’anno festeggia il cinquantesimo anniversario dalla sua fondazione!
2010 La visita al club
Nella prima foto a sinistra Carmine Rossi, socio fondatore del club. Nella seconda L'attuale presidente Romualdo Iandiorio.Nell'ultima foto a destra: Wanda Maria Giordano, Romualdo Iandiorio, Ersilia Iandiorio, Carmine Rossi.