Una piccola sorpresa : contributo alla conoscenza degli avellinesi del 1836

 

di Ruggiero Capobianco

 

Una breve premessa mi  appare obbligatoria : sono passati cinque anni dalla morte dei miei genitori  Osvaldo Capobianco e Romilda Saggese ed io ho impegnato, in questi anni, un po’ del mio tempo libero a conoscere le carte e le cose di casa che con tanto amore , passione e competenza erano state da loro salvate dagli insulti del tempo e delle vicende.

Tra le cose di cui io , oggi,  sono custode c’è anche un discreto numero di libri antichi che abbracciano un periodo di tre secoli a partire dal 1666.

Tra questi  libri che ho cercato di studiare e catalogare mi sono imbattuto in un  “libretto” dall’aspetto un po’ dimesso che mi ha riservato, al contrario, una piacevole sorpresa che intendo condividere con quanti sono alla ricerca delle cosiddette radici e che oggi hanno a disposizione l’ incredibile strumento di internet.

Quindi , venendo al dunque, questo libretto, il cui autore risulta essere Annibale Giordano ( Giudice di Circondario) e che si intitola  Principi di Scienza Sociale  stampato in Napoli nel 1836, riserva una sorpresa:

in appendice  esso riporta un elenco di 560 nomi di persone definiti “ Associati” che avevano prenotato l’acquisto del  libro in tal modo consentendone la pubblicazione.

 

A ben guardare e considerando che  tra i cosiddetti associati risulta essere il mio trisavolo Tommaso Capobianco (giudice regio n. 101 dell’elenco) oltre ad altri di chiara estrazione avellinese come de Buomont( erroneamente trascritto), de Conciliis, Titomanlio,  Zigarelli ecc., sicuramente il luogo  di iniziale diffusione del libro fu Avellino( probabilmente l’autore all’epoca era giudice di circondario in Avellino) e gravitò attorno agli uffici istituiti in Avellino a seguito della sua nomina a Capoluogo del Principato Ulteriore ed in particolare al Tribunale.

Come desumerà il lettore, gli acquirenti appartenevano ad una borghesia impiegatizia ( giudici, cancellieri , ecc,) , professionale ( avvocati, medici ) ed agraria

( proprietari), non mancano  i canonici , i farmacisti e qualche architetto per la gloria della categoria cui appartengo.

Ritengo che chi avrà la voglia e la pazienza di leggere l’elenco potrà sicuramente individuare e meglio qualificare le persone citate e sarebbe bello che, tramite il sito che ci ospita,  conseguentemente fornisse conferme e notizie sulle persone in esso indicate.

Pertanto comincio io:

il libro fu acquistato in 6 copie dal mio trisavolo Tommaso Capobianco nato ai Casali della Valle  della Terra di Mercogliano( oggi Valle,  allora territorio di Mercogliano) il 24 marzo 1803 da Arcangelo Gennaro ed Antonia Del Giudice. Nel 1836,  anno di pubblicazione del libro,Tommaso aveva 33 anni ed era Giudice Regio ;  fu persona di ingegno poliedrico ( oltre che magistrato fu poeta e pittore ed io ne conservo le opere) e grande cultura (tra l’altro 2 lauree); svolse la sua carriera prevalentemente lontano da Avellino dove invece ritornò nel 1860  nel periodo del Governo provvisorio di Napoli da parte di Garbaldi e fu Presidente di Corte di Assise del Tribunale prima di essere inviato a l’Aquila a seguito dell’Unità d’Italia che, come è noto, comportò la totale ristrutturazione della Magistratura del Regno delle Due Sicilie .

A l’Aquila prematuramente ed improvvisamente morì nel 1862 purtroppo lontano anche da sua moglie Rosa Roselli e dai figli Giulia , Giuditta e Gennaro mio bisnonno che non ancora lo avevano raggiunto nella nuova destinazione.

Qui  la riproduzione dell’elenco citato.

 

 

P.S.

Per contatti diretti allego il mio recapito e.mail

ruggierocapobianco@virgilio.it

 

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