La pallacanestro femminile ad Avellino e Mabel Bocchi
di Fiore Candelmo

Ben prima del calcio Avellino, ancora prima della Scandone che tanto bene sta facendo da diversi anni a questa parte, fu la Partenio Basket a essere promossa nella massima serie nazionale del proprio sport, il basket femminile. Avvenne nel campionato nazionale di serie B del 1968/69, che venne disputato nella palestra del Convitto Colletta con ingresso da Via Colombo. Unica struttura per l'epoca che poteva essere sufficientemente capiente da sistemare qualche gradinata, naturalmente tirata su alla meglio, con i poliedrici tubi Innocenti, come vedete nella foto qui sotto.

La squadra era composta da atlete volenterose e di buona tecnica, per lo più locali, sulle quali spiccava, anche per l'altezza superiore alla media, un biondina magrolina ma dal carattere deciso che mostrava a tutti di avere un grande avvenire: Mabel Bocchi.
Nata a Parma nel 1953, era davvero giovanissima quando militò nella Partenio Basket (15 anni !) ma la sua abilità tecnica e la considerevole differenza fisica fecero la differenza. Mabel avrebbe poi avuto, negli anni successivi, successi notevoli. Vinse infatti, con la GEAS di Sesto S.Giovanni (MI) ben otto scudetti e una Coppa dei Campioni, fu miglior giocatrice e miglior realizzatrice del mondiale 1975, miglior giocatrice europea per diversi anni. Chiuse con 121 presenze nella nazionale femminile. Molti la ricorderanno anche come conduttrice della Domenica Sportiva per qualche anno.
La promozione fu certamente un evento al quale la città non era preparata. Infatti il campionato successivo venne giocato presso la palestra del Liceo Colletta (dal Convitto al Liceo) che era più nuova e dove fu possibile allestire alla meglio una gradinata (oggi non più presente) parallela al lato lungo del campo di gioco, opposto all'ingresso spogliatoi (anche questo non più presente). A giudicare oggi, le condizioni di sicurezza del campo erano precarie. Uscite di emergenza zero. Ma era necessario non rinunciare ad una occasione di questa importanza. La storia poi forse la sapete: la Partenio Basket, con la nuova  conduzione tecnica di Cesarino Maffei,  collezionò tutte sconfitte chiudendo con un misero ultimo posto a zero punti ! Mabel intanto era già a Milano e la sua assenza pesò molto nella scadente performance della squadra. 
Ma quella esperienza, fortemente voluta da personaggi indimenticabili come Costantino Pepe e Gerardo Maglio, è comunque restata nella storia e il suo ricordo è ancora presente nella memoria degli sportivi avellinesi. Le gare, infatti, anche se l'esito era scontato, erano sempre seguitissime dalla gente, dai tifosi.
Alcune foto qui pubblicate sono già state inserite nel nostro sito. Mabel Bocchi ce ne ha inviate delle altre che trovate qui di seguito.


Dice Mabel Bocchi (via Facebook): "E' il campionato di B 68-69. Presidente Costantino Pepe (seduto al centro); allenatore Gerardino Maglio (primo a destra). Giocatrici da sinistra in alto: Luciana Telaro, Teresa La Dogana, io, Cesarina Cardoni (la mia compagna di classe che mi ha portato al basket), Silvana Bonaventura (la mia migliore amica con la quale tuttora mi sento), Micla Pennetta" .
Potete notare le divise spartane e la panca sulla quale le atlete sono sedute, fabbricata da chissà quale artigiano !
Qui altre foto di Mabel in azioni sotto canestro.


Qui ben si nota come le sue caratteristiche fisiche avevano un ruolo importante nell'avere la meglio nel confronto con le avversarie.



Una "palla a due" vinta da Mabel.

Mabel entra nella difesa avversaria con un "terzo tempo" vincente