Venerdì 31 gennaio 1969, San Ciro.

Alle 7.30 di mattina era iniziata l’occupazione del Liceo scientifico P.S. Mancini, avevo 17 anni.

Di sera, mentre eravamo a discutere nella sala dei professori, improvvisamente andò via la luce.

Privati di luce e di riscaldamento da un gesto cinico e stupido, questo fu il commento di un quotidiano locale.

 Ma non ci perdemmo d’animo, con un compagno di classe andai presso la chiesa di San Ciro.

 “Guagliò che vai truvanno?”, furono le parole di don Michele.

Quando gli esposi quello che era accaduto non fece alcun commento, ma mi disse soltanto:

“Piglia tutte e cannele che truovi e vavattenne.

Dopo 40 anni è questo uno dei ricordi più belli che ho di don Michele: una persona sempre attenta e vicina, un punto di riferimento per il ragazzo di allora e per l’uomo di oggi.

                                                                                                                                           Mario Spagnuolo

 

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