È stata una
piacevole sorpresa trovare tra le fotografie che mi ha
mandato Arturo Roca questa del padiglione dell’Irpinia
allestito alla fiera di Milano del 1928 su progetto dell’ing. Giovanni Greppi .
Non sapevo di
questa realizzazione. Il materiale che ho a
disposizione è limitato a questa foto e alla descrizione fatta sul corriere
dell’Irpinia dell’epoca dove, con molta enfasi, si
parla di “struttura ….. caratterizzata da un lucernario
in cristallo di forma prismatica………..della volumetria semplice … in stile
neoclassico con reminiscenze dell’impero” e, per la verità, consente una lettura parziale dell’opera. Una
cosa però è certa, “ il giovane architetto milanese Giovanni
Greppi” ,
conosce le tendenze dell’architettura europea degli ultimi decenni, e
conosce bene Joseph Maria Olbrich e la sua
Casa della Secessione a Vienna del 1899
e conosce
altrettanto bene il Padiglione di Bruno Taut
realizzato per il Werkbund di Colonia nel 1914.
Ed è rispettoso di quelle che sono le indicazioni
che vengono dall’alto, come sta ad indicare l’utilizzo di segni della
classicità.
Per quanto riguarda l’autore penso sia lo stesso Giovanni Greppi che ha
progettato la sede della Banca Popolare di Milano di
Piazza Meda del 1925 e che ha fatto
parte delle commissioni delle prime Esposizioni internazionali delle arti
decorative tenute a Milano negli anni ’20.
Chissà se
riusciremo mai ad avere il progetto completo e qualche foto dell’interno di
questa bella opera di architettura creata per l’Irpinia ma realizzata, purtroppo, a Milano.