VICOLO SABAZIA

 

Non esiste più. Consentiva a chi veniva da Piazza Amendola, quella del re di bronzo ('o rre e abbrunzo) di raggiungere la chiesa di Santa Rita senza dover scendere per Rampa San Modestino. L'etimologia è incerta. Anche la denominazione riportata sul catastale che scorre sotto non è affidabile, potrebbe derivare da Sabbatini, un'antica popolazione della Campania o, da sabbatico, relativo cioè agli schiavi che gli ebrei ogni sette anni liberavano (anno sabatico). Di questa, che era una delle strade più antiche di Avellino resta un buco (grosso modo coincidente con le scale che davano su via Duomo), chiaramente......... chino 'e munnezza.