Tracce di storia terza parte
Ed eccoci di nuovo alla macchina da
scrivere, come promessovi dopo lultima intervista di Telenostra:
gli amici del CAI, Gambale ed Adddonizio, che avevano
visto il filmato sulla prima visita in una stanza interrata di Palazzo Caracciolo(Provincia),
mi hanno convinto a ripetere lindagine perch
quel piccolo buco che si vede l deve portare da qualche parte. noi possiamo
accedere.. ne abbiamo facolt chiederemo lautorizzazione e qualcosa
scopriremo.
Ed infatti ..tuta, luce, martellina,
maschera, fune. pancia a terra, in un cunicolo alto circa 50 cm. e largo 70
cm; andato avanti per sette metri e si dovuto fermare: un muro ovviamente
di tufo, quello perimetrale del fabbricato lato galleria esterna. Ci fermiamo,
cerchiamo di capire: questo il piano di tufo sul quale poggia il fabbricato,
questa zona nella quale stiamo stata scavata nel tufo, un cunicolo potrebbe
essere questo da questo lato, e questo, dove sei entrato tu, un altro
cunicolo . una entrata e una uscita. Ed allora questa una cisterna di
raccolta acqua piovana: daltronde questa gente una lavata di faccia se la
doveva pur fareed allora questo e tanti altri come questo che girano per la
citt antica sono nientaltro che la condotta idrica pubblica non dellAlto
Calore. ma di Giove Pluvio.
Le idee si fanno sempre pi chiare:
una condotta in muratura, nella quale entra lacqua piovana, che gira per la
citt dellepoca, entra in chiostri, pozzi, cisterne, scende verso il Duomo,
risale e scende ancora verso il Castello per finire il suo cammino nel S.
Francesco o nel Fenestrelle. E la conferma di quanto sostengo mi arriva da
Adamo Candelmo, profondo conoscitore della storia
della citt, che mi fornisce i particolari di questa rete idrica, da piazza
Macello a piazza del Popolo, alla fontana dei tre cannuoli;
altre notizie e conferme da Alfredo Amoruso, appassionato estimatore della
storia cittadina e delle persone giovani come me, come Franco Nevola, figura
mitica nel Corpo dei Vigili del Fuoco. Un tuffo nel passato e il risveglio da
un lungo sonno. Tutto adesso mi pi chiaro e quindi mi permetto di far
conoscere a tutti come stanno le cose sotto di noi, pronto a rettificare queste
miei pensieri se Voi tutti che mi leggete avete qualcosa da dire: Vi invito
ancora una volta a farlo.
Ed allora diamo un nome preciso a
queste opere eseguite dalluomo nei secoli scorsi:
CUNICOLI: condotte in muratura di
tufo delle dimensioni di circa cm 50x70 che raccolgono acque piovane, oggi al
90% sostituite da tubazioni in cemento, plastica ed eternit.
CAVERNE: ampi spazi a forma circolare
di circa 50 mq., altezza massima 5,00 mt-interamente scavate nella pozzolana,
sale di ingresso di cavalli e traini per il carico della pozzolana stessa
ammassata al centro della sala.
GALLERIE: Scavi ed estrazione di
pozzolana larghezza massima mt. 3,00, altezza massima mt. 2,20, trasportata con
carriole nelle suindicate caverne.
Oggi ho scritto abbastanza, fra
qualche giorno altre informazioni: amici, ingegneri e collaboratori, stampa compresa
mi stanno aiutando a completare una pianta illustrativa di quanto finora
scritto; sar esposta in diverse vetrine dei negozi del centro storico: la
cittadinanza tutta sar invitata ad intervenire, il tutto ad iniziativa di una
nascente associazione di persone giovani come me e vecchi come me, che amano
questa citt.