A metà Novecento, attraverso le pagine del Corriere, Alfonso Carpentieri, diede vita a simpatici duetti tra “Carlucciello” ed il vicino “Quinto Fabio Massimo” .
Nella loro infinita saggezza, costoro si interrogavano , sui principali avvenimenti della città,dando spesso consigli o salutari bacchettate.
 
Proponiamo alcune battute di un duetto del 1956 , straordinariamente ancora attuale.
E’una bella serata di maggio ed in città gli animi sono eccitati per  le imminenti elezioni comunali e provinciali.
Carlucciello dopo aver ascoltato infuocati comizi, chiama l’amico Fabio Massimo.
 
Carlo II: Fabio! Fabioo ! Faaaa !
Fabio: Che ti manca
-         Fabiuccio mio caro, ho bisogno del tuo aiuto
-         Mi dispiace ma non ho spiccio
-         Quanto sei cretino, Fabio mio, credi forse che un re mio pari abbia bisogno di un mamòzio come te ?
-         E allora che cosa vuoi a quest’ora di notte ?
-         Devi sapere che anch’io sono candidato
-         Guè che bella cosa e in quale partito
-         A conclusione e per effetto di tutti i comizi ,ho fondato un nuovo partito e cioè il demosocialmonarchico repubblicano di estrema sinistra !
-         
Bravissimo questo si che significa venire incontro ai desideri del popolo !
 
Il nostro Carluccio, molto più arguto del vero Carlo II d’Asburgo, aveva capito tutto della politica.

Armando Montefusco

Privacy policy