Nella foto è ripreso Salvatore Capolupo intento a costruire un
paio di scarpe (si noti la somiglianza con il figlio Peppino).
Egli è stato il capostipite dell’omonima Ditta che dal 1936 risiede tutt’ora in via dei Due Principati.
Salvatore era uno dei tanti artigiani che pullulavano nell’
Avellino di quell’epoca, ma per la sua bravura e competenza nel
settore era considerato un punto
di riferimento per i suoi colleghi. Si occupava principalmente della
costruzione di scarpe interamente fatte a mano con pellami di
pregio che garantivano
un elevata durata nel tempo . Ciò in cui si era specializzato
era nella costruzione di scarponcini da montagna che consentivano di
mantenere i piedi
sempre asciutti anche durante i lunghi e piovosi inverni avellinesi
perché (un sistema da lui “brevettato”)inseriva tra
la tomaia e la fodera
un’intercapedine in vescica di maiale rendendoli così impermeabili!
Quest’attività, trasformatasi nel corso degli anni ma
sempre nel rispetto della tradizione, possiede un patrimonio importante
rappresentando uno spaccato
della storia delle botteghe artigiane degli anni ’40.
