Tarzan

di Elio Vietri

 

A differenza di Lex Barker,l’attore che negli anni ’50 interpretava il personaggio,

aveva i capelli nero-corvino,però gli somigliava  per i possenti muscoli che gli fasciavano il tronco e gli arti. Era dotato di forza erculea che destinava esclusivamente allo svolgimento di lavori pesanti che portava  a termine con grande pazienza e notevole potenza. Non indossava mai una giacca,un maglione,nemmeno durante la stagione invernale. Negli anni cinquanta,quando i frigoriferi non erano ancora entrati nelle case e il caldo estivo era opprimente,la maggior parte degli avellinesi non possedeva una ghiacciaia ed era costretta a mettere in acqua e ghiaccio le bevande e la frutta. Il prezioso solido bianco veniva prodotto in forme prismatiche rettangolari,lunghe circa un metro ,da un paio di fabbriche sparse per la città e veniva commercializzato direttamente al consumatore. Però,laddove esisteva un grande consumo,come nel mercato di piazza del Popolo,nelle pescherie nelle osterie ecc.., il ghiaccio veniva recapitato con una carretta tirata da Tarzan. La sua figura era straordinaria. A piedi nudi,con pantaloni alla zuave e una camicia a quadroni,trainando un carico pesante di ghiaccio,giungeva a destinazione e scaricava i grandi blocchi con una agilità impressionante,quasi che fossero dei fuscelli. Il nome gli era stato attribuito per la prestanza fisica molto simile a quella del famoso personaggio della jungla e,soprattutto, per il fatto che camminava quasi sempre senza scarpe. D'inverno la sua mise cambiava di poco. Anche durante le giornate più fredde,indossava la sola camicia di flanella,sopra ai soliti calzoni legati ai polpacci,senza calzini,e,bontà sua,calzava normali scarpe. Sembrava che avesse un riscaldamento interno,che la pelle, indurita dai massacranti lavori,non lasciasse passare il freddo. Quando non trasportava i blocchi di ghiaccio,lavorava nel settore dei traslochi. Non era difficile incontrarlo per le scale anguste di un vecchio palazzo,privo di ascensore, con un una scrivania sulle spalle. Era straordinario per la forza mansueta che  il suo organismo sprigionava solo quando lavorava. Sembrava posseduto da un incatesimo. Il freddo,il caldo non lo scalfivano,nemmeno nell'immagine,tanto che da anziano non mostrava i segni della vecchiaia. Un giorno l'incantesimo si ruppe,e Tarzan uscì di scena,silenziosamente,in punta di piedi,così come era vissuto,quasi nello stesso modo con cui è scomparso dalle sale cinematografiche l'eroe biondo della jungla.

 

                                                                

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